Oggi parliamo di infortunio sul lavoro. Nel giugno 2014 un operaio stava effettuando un’attività di manutenzione di alcuni lampioni quando fu punto dietro ad un orecchio da una vespa. L’operaio inizia a manifestare problemi respiratori e, sospettando un’allergia, si mette alla guida del furgone per cercare una farmacia. Morirà all’interno del mezzo a poche centinaia di metri.
Il processo per omicidio colposo a carico del datore di lavoro per questo caso di infortunio sul lavoro è ancora in corso ma già possiamo analizzare la tesi dell’accusa del PM nei suoi confronti.
Innanzitutto, secondo le rilevazioni effettuate dai periti, l’operaio non indossava un’attrezzatura idonea in grado di proteggere ed evitare le punture di insetti e vespe. Inoltre non era stato formato per affrontare quel tipo di situazione.
Il datore di lavoro è tenuto a valutare tutti i rischi dell’attività lavorativa, in particolare facendo riferimento alla tipologia di lavoro e di lavoratori: in questo caso di infortunio sul lavoro l’operaio lavorava in solitudine e vi era già stato un episodio simile poche settimane prima. Infatti era stato punto da una vespa e aveva riscontrato difficoltà respiratorie (anche se meno gravi rispetto all’evento che stiamo trattando).
Questi due dati sono oggetto di valutazione dei rischi: se l’operaio non fosse stato da solo ma in una squadra si sarebbe salvato? E se il datore di lavoro si fosse attivato per la valutazione del luogo di lavoro circa il rischio punture di insetti? Alla prima domanda non possiamo ancora rispondere. Il processo è in corso e saranno le perizie a stabilire le cause e concause del decesso dell’operaio.
Ma per quanto riguarda la valutazione circa gli insetti possiamo sottolineare l’importanza di questa azione; e non solo per le vespe ma per gli infestanti in generale.
Il datore di lavoro in questione doveva effettuare un’attività di monitoraggio che avrebbe rilevato la presenza o meno di vespe o altri insetti (Rischio Biologico). Avrebbe poi dovuto attivarsi con un trattamento di disinfestazione per mettere in sicurezza il luogo di lavoro ed evitare dunque casi di infortunio sul lavoro.
Uscendo dal caso in esame, il monitoraggio di infestanti e l’eventuale disinfestazione è un’attività molto importante sia per le aziende alimentari che non alimentari.
Animali come topi e ratti, insetti striscianti e blatte, insetti volanti come vespe e api presentano molteplici rischi: contaminazione e malattie, problematiche di immagine soprattutto per le aziende alimentari, ribrezzo da parte dei clienti e anche la morte come nel caso prima esaminato.
Il monitoraggio, e l’eventuale disinfestazione, sono attività che devono essere pianificate e svolte da un professionista. Il fai da te comporta molti rischi come contaminazione chimica, non saper riconoscere le diverse specie e spreco di prodotti e soldi.
Ricordiamo inoltre che per le aziende HO.RE.CA. (Hotel-Restaurant-Cafè) e per le industrie alimentari il monitoraggio è obbligatorio.