SI TIENE CONTO DELLE DISABILITÀ NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA IN AZIENDA?
Come sappiamo, l’ Italia è un paese che per tanti motivi, sia indipendenti che dipendenti dalle nostre azioni, è spesso soggetto a più o meno gravi emergenze. E non sempre si è sufficientemente attenti, nella pianificazione e nell’attuazione delle misure necessarie in situazioni di emergenza, al tema della disabilità.
La questione dell’assistenza ai disabili in situazioni di emergenza è stata spesso ignorata, nonostante si sappia che i disastri naturali e artificiali tendono ad avere un impatto sproporzionato sulle persone con disabilità.
Durante le emergenze ci possono essere, ad esempio, problemi nell’evacuazione, se l’assistenza non è disponibile, in caso di disabilità fisiche. Ci possono essere poi difficoltà con la comprensione delle istruzioni che devono essere seguite in caso di una emergenza, ad esempio negli individui con disturbi cognitivi.
Senza dimenticare che coloro che sono non vedenti, non udenti, etc. possono avere difficoltà a comunicare durante l’emergenza. Tutti questi fattori possono aumentare il livello di rischio in situazioni di emergenza con persone disabili.
L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ci ricorda che la disabilità è:
“Una condizione di vita che tutti gli esseri umani possono sperimentare in forma più o meno duratura in alcune fasi della propria esistenza. Di fatto, la percentuale delle persone con disabilità nel mondo è in costante crescita, per motivi di diversa natura”.
Vediamo alcuni dati:
– Una persona su dieci nel mondo ha una disabilità. Le stime delle Nazioni Unite segnalano infatti la presenza, in tutto il globo, di circa 650 milioni di persone disabili. Circa l’80% di loro vive nei paesi in via di sviluppo, dove un terzo dei bambini in età scolare è affetto da disabilità;
– Le persone con disabilità rappresentano almeno il 16% della popolazione dell’UE in età lavorativa;
– Oltre 45 milioni di persone in Europa di età compresa fra i 16 e i 64 anni, vale a dire una persona su 6, hanno un problema di salute di lunga durata o una disabilità;
– Fra i giovani (dai 16 ai 25 anni) la percentuale si attesta sul 7,3 %;
– Con l’invecchiamento della popolazione a livello mondiale, il numero delle persone disabili è destinato ad aumentare.
Bisogna fare in modo che tutti i progetti, compresi quelli di emergenza, siano inclusivi dei bisogni delle persone disabili, le quali corrono un rischio molto più grande in caso di disastri naturali o in quelli causati dall’uomo rispetto alle persone senza disabilità.
Quindi è anche necessaria una preparazione maggiore degli operatori dell’emergenza affinché i bisogni specifici delle persone con disabilità vengano presi tutti in considerazione.
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